Offerta, impegno e preghiera per l’unità della famiglia
Don Giuseppe Canovai, sacerdote romano e diplomatico della Santa Sede, intellettuale e formatore di giovani, si spese sempre per la salvaguardia della famiglia cristiana e per la trasmissione dell’importanza del sacramento del matrimonio alle giovani famiglie. Un episodio in particolare, intrecciato ad una grave pagina della storia cilena, ce lo dimostra ampiamente.
È il 4 marzo del 1942 e don Giuseppe Canovai, mentre si trova a Santiago del Cile come Incaricato d’Affari ad interim, scopre che la legge sul divorzio potrebbe essere approvata dal parlamento cileno. Alle pagine del suo diario affida tutta la sofferenza ed il timore che una legge contro l’unità della famiglia venga approvata e, per scongiurarlo, offre le sue preghiere e sofferenze per la salvezza della famiglia cristiana. Alla concreta azione diplomatica effettuata attraverso la Nunziatura in Cile, affianca l’intensa preghiera personale, terribili flagellazioni e la continua offerta di sé al Signore. Il grande sacrificio gli ottiene il premio: riparte dal Cile sapendo che la legge non è stata approvata; a tutt’oggi il Cile è uno degli ultimi paesi al mondo in cui la legge sul divorzio sia stata approvata.
Memorabile, tra i continui patimenti e sacrifici di quel periodo, resta la preghiera scritta con il proprio sangue ed offerta contro la distruzione della famiglia: “Prendi Dio mio questa parola che è tutta mia scritta con tutta l’anima mia scritta con il sangue che sospiro di offrirti, che verso sulla carta con l’intenzione di una testimonianza all’amore con cui ti ricerco, più ancora all’amore con cui tu mi hai ricercato, mio dolcissimo amico con la stessa intenzione, volesse Dio, con lo stesso amore con cui l’hanno versato i tuoi martiri.”
L’importanza dell’unità familiare e del sacramento del matrimonio sono termini che restano presenti in molte delle sue catechesi e che ritroviamo nelle esortazioni ai suoi amici divenuti genitori o sposi. La convinzione che la famiglia cristiana sia il modello in cui marito e moglie possano santificarsi e far crescere i figli nelle vie del Signore sprona don Giuseppe Canovai a battersi ed offrire tutto perché il vincolo di questo sacramento non sia spezzato dalla legge. Perché, come ricorda ad un caro amico: “Dio attraverso il vincolo del grande Sacramento ti ha chiamato a collaborare alla sua opera creatrice e redentrice. Questo è il grande mistero della famiglia cristiana; essere strumento di Dio nella donazione della vita e ministro suo nell’accendere nelle anime le eterne speranze.”