Sento fremere, palpitare in me immenso, augusto, celeste il potere del Sacerdozio, lo sento travalicare i limiti della mia anima, giungere fino ai Cieli ove reca sull’altare eterno la Vittima immacolata, abbracciare tutto l’universo cui dona la pace del perdono e la parola della vita, spingersi fino alle soglie della morte ove salva nella effusione universale della misericordia crocifissa: esso sboccia, come un albero secolare che ha le sue chiome nei cieli, ai piedi della Croce dalle zolle bagnate del sangue di Dio e le anime redente lo rallegrano con la gioia dei canti della vita.
È una creatura viva, la sento palpitare, vivere, crescere dentro di me… la sento che mi consuma, mi invade, mi afferra da ogni parte… Dio mio che mi prenda tutto, che mi divori nel caldo del tuo amore, nella luce del tuo Verbo, nel lavacro del tuo sangue, nel fuoco del tuo spirito, nella purezza dolce della Madre tua.
Mio Dio voglio essere Sacerdote in tutto, per tutto, in ogni attimo della vita, in ogni momento della mia giornata, in ogni atteggiamento del mio spirito… voglio che tutto sia Sacerdozio e cioè distruzione di me, glorificazione di Te, donazione di misericordia e di pace alle anime…
Centuplica la potenza del mio Sacerdozio, che giunga ad ogni anima, che arrivi ad ogni cuore, che pervada di misericordia tutta la terra.
Intensifica, o mio Dio, centuplica il fuoco che mi brucia, che non mi lascia pace, affretta la consumazione e la fine affinché sul grano disfatto trionfi la Tua Croce, si irradi la Tua luce, si aprano le sorgenti della Vita e le anime trovino misericordia e il tuo nome gloria..